Questo rapporto diventa di vitale importanza in clima di volatilità di mercati.
Se nel conto economico noi possiamo imputare solo il valore di ammortamento
di un bene (la perdita di valore legata a un anno di utilizzo del bene) sul versante flusso di cassa la cosa può essere molto diversa se per esempio il mutuo con cui ho acquistato quel bene ha una velocità superiore all’ammortamento.
Una situazione del genere, che può essere sostenuta quando gli utili
sono alti, può diventare drammatica quando gli utili si riducono o addirittura
si annullano. Questa è una delle possibili cause che...
Se nel conto economico noi possiamo imputare solo il valore di ammortamento
di un bene (la perdita di valore legata a un anno di utilizzo del bene) sul versante flusso di cassa la cosa può essere molto diversa se per esempio il mutuo con cui ho acquistato quel bene ha una velocità superiore all’ammortamento.
Una situazione del genere, che può essere sostenuta quando gli utili
sono alti, può diventare drammatica quando gli utili si riducono o addirittura
si annullano. Questa è una delle possibili cause che...
generano crisi di liquidità con conseguente necessità di allungare i mutui se la banca lo consente o di immettere liquidità. In periodi difficili, come l’attuale, il rapporto tra ammortamenti e mutui dovrebbe essere il più possibile vicino a 1 o addirittura superiore.
Ragionando invece in termini di rapporti con la produzione lorda vendibile l’obiettivo dovrebbe essere di non impiegare più del 10% della plv per pagare ammortamenti + interessi e se l’azienda è efficiente; arrivare a un massimo di capitale + interessi = ammortamenti + interessi + utile netto (se l’utile aziendale fosse il 10% della plv il massimo raggiungibile di capitale + interessi sarebbe il 20% della plv).
Così si investirebbe tutta la capacità di utile prodotto dall’azienda in capitale aziendale rientrando dai mutui più velocemente del reale ammortamento, cosa diffi cilissima da fare in questo periodo.
Tratto da:
Dieci punti essenziali per fare reddito
di: M. Campiotti
L'Informatore Agrario - Guida #Silomais2.0 pag 13
Ragionando invece in termini di rapporti con la produzione lorda vendibile l’obiettivo dovrebbe essere di non impiegare più del 10% della plv per pagare ammortamenti + interessi e se l’azienda è efficiente; arrivare a un massimo di capitale + interessi = ammortamenti + interessi + utile netto (se l’utile aziendale fosse il 10% della plv il massimo raggiungibile di capitale + interessi sarebbe il 20% della plv).
Così si investirebbe tutta la capacità di utile prodotto dall’azienda in capitale aziendale rientrando dai mutui più velocemente del reale ammortamento, cosa diffi cilissima da fare in questo periodo.
Tratto da:
Dieci punti essenziali per fare reddito
di: M. Campiotti
L'Informatore Agrario - Guida #Silomais2.0 pag 13