RILEVAZIONI DAL 5 AL 12 SETTEMBRE

Anche per quanto riguarda il mais il mercato sta tenendo conto della quasi certa eterogeneità dei livelli qualitativi e sanitari. A Milano il prodotto convenzionale è calato di 5 euro/t (prezzo medio 174,50 euro/t), mentre il mais con caratteristiche ha ribassato di soli 2 euro/t (186 euro/t). A Bologna il calo è stato di 1 euro/t (169 euro/t), ma sul listino ha esordito una nuova voce «con caratteristiche» il cui prezzo medio rilevato è di 179 euro/t. In sintesi: la salubrità del mais vale uno scarto di 10 euro/t.
Sui mercati esteri si guarda in avanti, visto che i futures con scadenza settembre sono ormai esauriti. A Chicago si osserva una buona ripresa delle quotazioni dopo il tonfo di fine agosto; il future di dicembre ha chiuso venerdì a 341 cent/bushel (119,51 euro/t). Meno chiaro l’andamento del Matif dove i prezzi sono calati all’inizio della settimana per poi stabilizzarsi per novembre prossimo a 161,25 euro/t. Le vendite di futures sono ridotte al minimo su entrambi le sponde dell’Atlantico, segno che gli operatori preferiscono attendere dati consolidati sul raccolto dell’emisfero Nord prima di prendere decisioni.
L’andamento del mercato fisico francese è stato caratterizzato da un’elevata volatilità infrasettimanale, con sbalzi anche di 8 euro/t tra un giorno e l’altro. Il prezzo fob di Bordeaux di venerdì era 157 euro/t.
Mais nazionale ancora in calo. Si amplia la forbice tra prodotto convenzionale e “con caratteristiche”.
L’andamento del mercato fisico francese è stato caratterizzato da un’elevata volatilità infrasettimanale, con sbalzi anche di 8 euro/t tra un giorno e l’altro. Il prezzo fob di Bordeaux di venerdì era 157 euro/t.
Mais nazionale ancora in calo. Si amplia la forbice tra prodotto convenzionale e “con caratteristiche”.