RILEVAZIONI DAL 20 AL 27 APRILE

Le quotazioni del mais nazionale sono calate a Milano di 2 euro/t (147 euro/t) e sono rimaste invariate a Bologna (164 euro/t). Sui mercati a termine internazionali l’andamento dei prezzi è stato piuttosto irregolare; come direbbero gli analisti, i grafici delle quotazioni hanno “una brutta struttura”, ossia denotano un mercato volatile e ribassista.
Le ragioni di questa incertezza sono molteplici: da una parte è evidente che i prezzi attuali sono insoddisfacenti per gli agricoltori, per cui le semine in corso nell’emisfero Nord sono sicuramente inferiori rispetto allo scorso anno, dall’altra l’entità degli stock attuali è tale da impedire dei rialzi duraturi.
Le ragioni di questa incertezza sono molteplici: da una parte è evidente che i prezzi attuali sono insoddisfacenti per gli agricoltori, per cui le semine in corso nell’emisfero Nord sono sicuramente inferiori rispetto allo scorso anno, dall’altra l’entità degli stock attuali è tale da impedire dei rialzi duraturi.
Il risultato netto di questa contraddizione è ribassista: il future di maggio del Cbot ha chiuso venerdì a 364,4 cent/bushel (131,98 euro/t) contro i quasi 380 di lunedì scorso. Tra le motivazioni, un’epidemia di influenza aviaria in corso negli USA e la debolezza del mercato per i cereali foraggeri in genere.
A Parigi il future di giugno aveva tentato il rimbalzo lunedì, ma è poi andato via via calando fino ad arrivare venerdì a 160,75 euro/t.
Nel mentre il mercato fisico francese ha perso anch’esso due euro alla tonnellata; il prezzo fob Bordeaux di venerdì era 153 euro/t.
Prezzi del mais in lieve calo in Italia e all’estero.
A Parigi il future di giugno aveva tentato il rimbalzo lunedì, ma è poi andato via via calando fino ad arrivare venerdì a 160,75 euro/t.
Nel mentre il mercato fisico francese ha perso anch’esso due euro alla tonnellata; il prezzo fob Bordeaux di venerdì era 153 euro/t.
Prezzi del mais in lieve calo in Italia e all’estero.