RILEVAMENTI DALL'8 AL 14 SETTEMBRE

Già martedì scorso a Milano tirava aria di forti ribassi per il mais nazionale ed estero: -9 euro/t, con il prodotto italiano del nuovo raccolto che ha chiuso a 180,50 euro/t.
Poi giovedì a Bologna c’è stata una vera e propria doccia gelata: -23 euro/t, ossia soli 162 euro/t per il mais italiano, mentre per la merce estera le quotazioni sono momentaneamente sospese.
Poi giovedì a Bologna c’è stata una vera e propria doccia gelata: -23 euro/t, ossia soli 162 euro/t per il mais italiano, mentre per la merce estera le quotazioni sono momentaneamente sospese.
Il mercato internazionale inizia a fare i conti con il nuovo raccolto, per il quale, a differenza della soia, non ci sono preoccupazioni dovute all’ondata di freddo in Nord America. A Chicago il future di dicembre ha chiuso venerdì a 338,4 cent/bushel, in lieve recupero rispetto al minimo di 335,6 cent/bushel di giovedì. In brusco calo anche il future di novembre del Matif, che ha chiuso venerdì a 140,25 euro/t. Il mercato per pronta consegna è ancora più depresso: a Rouen il prezzo fob è di 136 euro/t.
Gli operatori soprattutto europei sono molto preoccupati. I prezzi per le consegne autunnali ad es. dall’Ucraina sono attorno ai 150 euro/t cif Adriatico, per cui ci sono ancora spazi per ulteriori cali, che potrebbero trascinare con se anche gli altri cereali. A ciò si aggiungono le voci di una forte riduzione del fabbisogno di mais in Cina, che costringerà gli esportatori nord- e sudamericani a essere più aggressivi.
Il nuovo raccolto nazionale esordisce con prezzi molto bassi. Proseguono i cali sulle piazze internazionali.
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Gli operatori soprattutto europei sono molto preoccupati. I prezzi per le consegne autunnali ad es. dall’Ucraina sono attorno ai 150 euro/t cif Adriatico, per cui ci sono ancora spazi per ulteriori cali, che potrebbero trascinare con se anche gli altri cereali. A ciò si aggiungono le voci di una forte riduzione del fabbisogno di mais in Cina, che costringerà gli esportatori nord- e sudamericani a essere più aggressivi.
Il nuovo raccolto nazionale esordisce con prezzi molto bassi. Proseguono i cali sulle piazze internazionali.
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