RILEVAZIONI DAL 24 NOVEMBRE ALL'1 DICEMBRE

Per il mais continua la fase di ribassi lievi ma costanti. A Milano l’ultima quotazione è di 146,50 euro/t (-1 euro/t), a Bologna 157 euro/t (-2 euro/t). Come evidenziato dal differenziale tra i due listini, la situazione del Nord-Ovest (Piemonte e Lombardia) è aggravata dalla qualità sanitaria della merce, che spinge i mangimisti a richiedere provenienze o addirittura prodotti (frumento tenero e orzo) alternativi. D’altra parte, dai mercati internazionali non pervengono segnali particolarmente positivi, almeno per il breve periodo. Il future di gennaio del Matif ha chiuso a 152,25 euro/t, dopo una settimana molto volatile. Il mercato statunitense appare invece più stabile: le esportazioni vanno a gonfie vele e aumentano i consumi per la produzione di bioetanolo.
Il future di marzo 2015 del Cbot ha chiuso venerdì a 388,6 cent/bushel (121 euro/t). In ogni caso i mercati a termine sono sostanzialmente in equilibrio, con domanda e offerta che vanno di pari passo. Stabile anche il mercato fisico francese, con il prezzo fob Rouen che ha oscillato tra i 148 e i 150 euro/t.
Continuano a calare i prezzi per il mais nazionale, mentre i mercati internazionali rimangono per lo più stabili.
Continuano a calare i prezzi per il mais nazionale, mentre i mercati internazionali rimangono per lo più stabili.