RILEVAZIONI DAL 24 AL 30 MARZO

Il frumento tenero nazionale panificabile è rimasto invariato sia a Milano (196,50 euro/t) sia a Bologna (194 euro/t). A Milano c’è stato un leggero rialzo per i frumenti biscottieri (+1 euro/t) e ad uso zootecnico (+2 euro/t). Stabili anche le farine, mentre continua l’ascesa delle quotazioni per i sottoprodotti, con aumenti da 4 a 8 euro/t.
Sui mercati derivati internazionali si sono registrati dei cali che hanno di fatto vanificato la ripresa della settimana precedente: a Parigi il future di maggio ha chiuso venerdì a 188,75 euro/t, a Chicago la stessa scadenza vale ora 507,6 cent/bushel (170,31 euro/t). Il miraggio dei 200 euro/t sembra perciò allontanarsi definitivamente, nonostante che le condizioni climatiche negli Usa continuino a destare qualche preoccupazione.
Sui mercati derivati internazionali si sono registrati dei cali che hanno di fatto vanificato la ripresa della settimana precedente: a Parigi il future di maggio ha chiuso venerdì a 188,75 euro/t, a Chicago la stessa scadenza vale ora 507,6 cent/bushel (170,31 euro/t). Il miraggio dei 200 euro/t sembra perciò allontanarsi definitivamente, nonostante che le condizioni climatiche negli Usa continuino a destare qualche preoccupazione.
Le quotazioni per pronta consegna in Francia hanno subito un calo di circa 6 euro alla tonnellata; l’ultima quotazione fob Rouen è 181 euro/t.
Quotazioni ancora stabili per il frumento tenero nazionale, mentre al livello internazionale i prezzi sono nettamente in calo.
Quotazioni ancora stabili per il frumento tenero nazionale, mentre al livello internazionale i prezzi sono nettamente in calo.