RILEVAZIONI DAL 17 AL 23 MARZO

Le quotazioni del frumento tenero nazionale sono rimaste invariate su tutte le piazze. Il panificabile vale 196,50 euro/t a Milano e 194 euro/t a Bologna. Invariate anche le farine, mentre continuano ad aumentare i sottoprodotti. Il mercato italiano appare sostanzialmente in equilibrio, per cui eventuali mutamenti della situazione possono venire solo dai mercati esteri.
Dopo un febbraio nettamente ribassista e una prima metà di marzo indecisa, i mercati a termine hanno vissuto una settimana di forti aumenti. A Parigi il future di marzo ha chiuso venerdì a 196,75 euro/t, a Chicago il titolo con scadenza analoga a 530 cent/bushel (179,97 euro/t).
Mentre in Europa iniziano a farsi sentire gli effetti della svalutazione dell’euro, negli Usa gli operatori sono preoccupati per la siccità persistente nella fascia meridionale delle Grandi Pianure e nelle aree a semina primaverile.
Dopo un febbraio nettamente ribassista e una prima metà di marzo indecisa, i mercati a termine hanno vissuto una settimana di forti aumenti. A Parigi il future di marzo ha chiuso venerdì a 196,75 euro/t, a Chicago il titolo con scadenza analoga a 530 cent/bushel (179,97 euro/t).
Mentre in Europa iniziano a farsi sentire gli effetti della svalutazione dell’euro, negli Usa gli operatori sono preoccupati per la siccità persistente nella fascia meridionale delle Grandi Pianure e nelle aree a semina primaverile.
In Europa le condizioni climatiche sono invece generalmente buone, ma l’andamento record delle esportazioni sostiene le quotazioni anche sul mercato fisico. Il prezzo fob di Rouen si è attestato venerdì scorso su 187 euro/t.
Quotazioni stabili per il frumento tenero nazionale, mentre a livello internazionale si assiste ad una robusta ripresa dei prezzi.
Quotazioni stabili per il frumento tenero nazionale, mentre a livello internazionale si assiste ad una robusta ripresa dei prezzi.