RILEVAZIONI DALL'8 AL 14 SETTEMBRE

Il mercato nazionale del frumento tenero resta debole. A Milano c’è stato un leggero calo della quotazione massima (-1 euro/t) del panificabile che ha portato il suo prezzo medio a 192,50 euro/t.
A Bologna il listino ha registrato -2 euro/t su tutte le voci ad eccezione delle qualità superiori, con il fino che ora quota 192 euro/t. La sensazione è che si tratti di prezzi nominali: in realtà al Nord il prezzo per un normale misto rosso non supera i 190 euro/t partenza centro di stoccaggio, con sconti anche di 10 euro/t per i frumenti di qualità inferiore.
A Bologna il listino ha registrato -2 euro/t su tutte le voci ad eccezione delle qualità superiori, con il fino che ora quota 192 euro/t. La sensazione è che si tratti di prezzi nominali: in realtà al Nord il prezzo per un normale misto rosso non supera i 190 euro/t partenza centro di stoccaggio, con sconti anche di 10 euro/t per i frumenti di qualità inferiore.
Sui mercati a termine internazionali la situazione non promette nulla di buono. Il Cbot (dove ormai si ragiona su base dicembre 2014, essendo ormai scaduto il future di settembre) la quotazione ha sfiorato la soglia di 500 cent/bushel; venerdì la chiusura è stata di 502,4 cent/bushel dopo una settimana di consistenti cali, toccando così il minimo delle ultime 52 settimane. Del tutto analoga la situazione a Parigi, dove il future di novembre ha chiuso venerdì a 162,75 euro/t (rispetto ad aprile un calo addirittura del 22,7%!).
A Rouen la quotazione fob per pronta consegna è di 166 euro/t, ossia con una perdita di 9 euro/t nel corso della settimana passata.
Non c’è dubbio che i forti cali per il prodotto estero non tarderanno a mostrare i propri effetti anche in Italia. I possibili fattori di sostegno (maltempo in Nord America, crisi politiche internazionali e indebolimento dell’euro) non sembrano esercitare alcuna pressione al rialzo, perché ampiamente controbilanciati da una domanda debole, dall’abbondanza delle scorte e soprattutto dal crollo delle quotazioni del mais, che trascina con se anche gli altri cereali foraggeri, frumento feed compreso.
Mercato nazionale in lieve ribasso per le qualità inferiori, mentre rimangono stabili i prodotti di maggior qualità. In forte calo i mercati a termine internazionali, che chiudono con i prezzi minimi delle ultime 52 settimane.
A Rouen la quotazione fob per pronta consegna è di 166 euro/t, ossia con una perdita di 9 euro/t nel corso della settimana passata.
Non c’è dubbio che i forti cali per il prodotto estero non tarderanno a mostrare i propri effetti anche in Italia. I possibili fattori di sostegno (maltempo in Nord America, crisi politiche internazionali e indebolimento dell’euro) non sembrano esercitare alcuna pressione al rialzo, perché ampiamente controbilanciati da una domanda debole, dall’abbondanza delle scorte e soprattutto dal crollo delle quotazioni del mais, che trascina con se anche gli altri cereali foraggeri, frumento feed compreso.
Mercato nazionale in lieve ribasso per le qualità inferiori, mentre rimangono stabili i prodotti di maggior qualità. In forte calo i mercati a termine internazionali, che chiudono con i prezzi minimi delle ultime 52 settimane.