RILEVAZIONI DAL 12 AL 19 GENNAIO

Milano ha riaperto con un aumento di 4 euro/t per i frumenti di base e di 2 euro/t per i frumenti di qualità superiore. Il fino quota ora 208,50 euro/t. Tutto invariato invece a Bologna, con il frumento panificabile fermo a 204 euro/t. Invariati anche i prezzi delle farine e dei sottoprodotti. L’andamento delle quotazioni sulle piazze internazionali è differenziato. A Chicago il future di marzo (ma anche le scadenze successive) è in calo; l’ultima quotazione è di 532,6 cent/bushel (168,34 euro/t), con un ribasso di oltre 1 dollaro/bushel da metà dicembre. Il problema è che il dollaro forte ha reso nuovamente competitive le origini comunitarie, come dimostra l’ultimo acquisto di 240.000 t di frumento francese da parte dell’Egitto, e ciò sta favorendo le quotazioni del Matif, dove il future di marzo ha chiuso venerdì a 197,50 euro/t.
Il prezzo del frumento francese per pronta consegna è leggermente più basso (196 euro/t), ma i prezzi fob di Rouen sono in recupero. Un freno è sicuramente costituito dall’export russo, che almeno fino a fine febbraio resterà liberalizzato.
Il mercato nazionale aumenta (Milano) o resta stabile (Bologna). A livello internazionale l’euro debole aiuta le esportazioni comunitarie.
Il mercato nazionale aumenta (Milano) o resta stabile (Bologna). A livello internazionale l’euro debole aiuta le esportazioni comunitarie.