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grano duro

10/11/2014

 
RILEVAZIONI DAL 3 AL 10 NOVEMBRE
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L’impressionante serie di rialzi delle ultime settimane ha subito durante la scorsa settimana un rallentamento. Crescono ancora le quotazioni a Milano (+15 euro/t; fino Nord 413 euro/t) e a Foggia (+10 euro/t; fino a 407,50 euro/t), mentre Bologna ha registrato il primo invariato da un mese e mezzo a questa parte. Il grano duro fino del Centro Italia è fermo a 404,50 euro/t, che corrisponde in effetti ai 390 euro/t circa che vengono offerti dai compratori per merce di qualità normale, partenza centro di stoccaggio Marche.
Segnali di stabilizzazione delle quotazioni giungono anche dalla Francia, dove il prezzo nominale per merce resa a Port-La-Nouvelle è rimasto fermo a 430 euro/t.

Il prezzo fob per merce di qualità media (40% di chicchi bianconati), sempre a Port-La-Nouvelle, è invece di 418,78 euro/t, ovvero 30 euro/t in meno rispetto alla merce di miglior qualità disponibile sui porti francesi dell’Atlantico. Evidentemente la problematica qualitativa, dopo settimane di aumenti indifferenziati, inizia ad esercitare la sua influenza sulle quotazioni per la merce destinata all’export.
Milano e Foggia hanno registrato ancora dei rialzi, ma dagli altri mercati giungono segnali di una momentanea stabilizzazione.
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