RILEVAZIONI DAL 17 AL 24 NOVEMBRE

Dopo i fortissimi rialzi di ottobre, il mercato nazionale del frumento duro sembra aver ritrovato il suo equilibrio, con prezzi alti ma stabili. Le quotazioni sono rimaste invariate al Nord (frumento duro fino: Milano 413 euro/t, Bologna 403,50 euro/t), e a Foggia (fino: 402,50 euro/t). In lieve ribasso (-2 euro/t) i prezzi per il prodotto dell’Italia centrale, che ora quota 411 euro/t a Milano e 400,50 euro/t a Bologna. In effetti, le quotazioni reali partenza Marche non superano i 390 euro/t partenza, anche perché i molini del Centro-Nord fanno fatica a scaricare prezzi più alti sulle semole e sui sottoprodotti, che infatti permangono invariati. In generale, si può dire che il miglioramento delle coperture di approvvigionamento dei molini fa sì che non ci siano spazi, almeno per il momento, per ulteriori aumenti.
In Francia gli aumenti hanno subito, dopo che il prezzo nominale a Port-La-Nouvelle aveva toccato i 440 euro/t, una decisa battuta d’arresto. Venerdì il prezzo è sceso a 430 euro/t e questa mattina c’è stato un calo di 20 euro/t. C’è da dire che il calo dei prezzi nominali è strettamente legato all’effettiva situazione di mercato: i paesi nordafricani hanno ormai coperto le loro necessità di breve periodo, e il prezzo fob Mediterraneo non supera i 410 euro/t.
Quotazioni nazionali stabili meno che in Italia centrale, dove si registra un lieve ribasso. In Francia le quotazioni hanno iniziato a calare.
Quotazioni nazionali stabili meno che in Italia centrale, dove si registra un lieve ribasso. In Francia le quotazioni hanno iniziato a calare.