Rese in sostanza secca e proteina
Nel grafico 1 (sotto) sono riportate le rese di granella (in tonnellate di sostanza secca a ettaro) ottenibili dalla soia in relazione all'epoca di semina.
Generalmente la semina nel mese di maggio rispetto a quella di giugno
consente di ottenere produzioni più elevate, con differenze che si aggirano
attorno ai 5-6 q di granella per ettaro.
Per le semine a luglio dopo la trebbiatura dei cereali, le rese sono ridotte (al
massimo 20 q di granella) e non sempre consentono di raccogliere un prodotto di qualità, sia per l’elevata umidità della granella (sempre sopra il 30%, e quindi con costi elevati di essiccazione) sia per il periodo in cui si va a trebbiare (novembre, che preclude la possibilità di inserire una nuova coltura invernale-primaverile).
La produzione di granella è inoltre incrementata negli areali in cui, in caso di estati siccitose, è possibile intervenire con l’irrigazione.
In coltura irrigua le rese produttive aumentano mediamente del 25% rispetto
alle stesse colture condotte in asciutta (grafico 2). Raccogliendo la granella è
possibile produrre una quantità di proteina pari a circa 1.400 kg/ha per le semine di maggio e pari a circa 1.100 kg/ha nelle semine effettuate entro la metà di giugno.
Nelle aziende zootecniche, la stessa quantità di proteina può essere ottenuta anche con semine eseguite a fine giugno, raccogliendo la pianta intera come trinciato e conservandola mediante insilamento.
Nel grafico 1 (sotto) sono riportate le rese di granella (in tonnellate di sostanza secca a ettaro) ottenibili dalla soia in relazione all'epoca di semina.
Generalmente la semina nel mese di maggio rispetto a quella di giugno
consente di ottenere produzioni più elevate, con differenze che si aggirano
attorno ai 5-6 q di granella per ettaro.
Per le semine a luglio dopo la trebbiatura dei cereali, le rese sono ridotte (al
massimo 20 q di granella) e non sempre consentono di raccogliere un prodotto di qualità, sia per l’elevata umidità della granella (sempre sopra il 30%, e quindi con costi elevati di essiccazione) sia per il periodo in cui si va a trebbiare (novembre, che preclude la possibilità di inserire una nuova coltura invernale-primaverile).
La produzione di granella è inoltre incrementata negli areali in cui, in caso di estati siccitose, è possibile intervenire con l’irrigazione.
In coltura irrigua le rese produttive aumentano mediamente del 25% rispetto
alle stesse colture condotte in asciutta (grafico 2). Raccogliendo la granella è
possibile produrre una quantità di proteina pari a circa 1.400 kg/ha per le semine di maggio e pari a circa 1.100 kg/ha nelle semine effettuate entro la metà di giugno.
Nelle aziende zootecniche, la stessa quantità di proteina può essere ottenuta anche con semine eseguite a fine giugno, raccogliendo la pianta intera come trinciato e conservandola mediante insilamento.
Tratto da
"Soia: possibile fonte proteica come trinciato integrale"
di E. Tabacco, G. Borreani
L'Informatore Agrario n° 7/2015