Secondo le stime Italmopa, la produzione italiana di frumento nel 2017 dovrebbe attestarsi intorno a circa 7,5 milioni di tonnellate, delle quali meno di 7 milioni di tonnellate sono destinate all'industria molitoria, rispetto a un fabbisogno di 11,5 milioni di tonnellate.
«Il frumento importato in Italia è il più controllato al mondo per garantire il rispetto della legislazione igienico sanitaria più stringente al mondo». Questa la risposta di Italmopa (Associazione Industriali Mugnai d'Italia aderente a Confindustria) «all'ennesima illazione sui controlli all'importazione del frumento tenero e duro in Italia». «La salubrità del grano importato - prosegue Italmopa - è garantita dalle analisi effettuate, a seguito di costanti e sistematici campionamenti, sia dai Paesi esportatori, su richiesta della stessa Industria molitoria italiana, sia dalle sette Autorità nazionali cui sono affidate in Italia le funzioni di vigilanza e di controllo ufficiale dei prodotti alimentari, sia infine dalle aziende molitorie nell'ambito dei propri piani di autocontrollo. Un controllo metodico e quasi ossessivo per garantire scrupolosamente la piena rispondenza del grano, e quindi della farine e delle semole, alla normativa comunitaria finalizzata alla tutela della salute dei consumatori».
Secondo le stime Italmopa, la produzione italiana di frumento nel 2017 dovrebbe attestarsi intorno a circa 7,5 milioni di tonnellate, delle quali meno di 7 milioni di tonnellate sono destinate all'industria molitoria, rispetto a un fabbisogno di 11,5 milioni di tonnellate. I commenti sono chiusi.
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Settembre 2018
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