A una prima stima saranno decine di migliaia le aziende che vedranno slittare il pagamento dell’anticipo, visto che le prefetture saranno invase dalle richieste di Comunicazioni antimafia e che le medesime hanno 30 giorni di tempo per rispondere, trascorsi i quali, in assenza di riscontro gli organismi pagatori potranno procedere all’erogazione del pagamento.
La lettera evidenzia una serie di difficoltà: dalla dubbia interpretazione della norma, alla mancanza di uno strumento adeguato alle interrogazioni massive della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia per milioni di soggetti.
Forse chi ha voluto modificare l legge 159/2011 avrebbe potuto interpellare il ministero dell’agricoltura o predisporre insieme alle modifiche di legge anche gli strumenti per poter ottemperare alle normative. Ma no, nella migliore tradizione italiana le leggi si fanno senza preoccuparsi della possibilità concreta di applicazione.