
Al malessere del mondo agricolo (che si è espresso anche con la richiesta di blocco delle importazioni «speculative » di grano duro d’oltremare), il Ministero delle politiche agricole ha risposto istituendo il Fondo grano duro, che stanzia 10 milioni di euro complessivi per il 2017, per un aiuto ai produttori massimo di 100 euro/ha per quelle aziende che sottoscriveranno un contratto di coltivazione con le strutture di stoccaggio e l’industria di trasformazione.
Ovviamente la dotazione finanziaria è insufficiente, poiché consentirebbe l’erogazione dell’aiuto (sempre a voler mantenere integro il premio di 100 euro/ha) sì e no al 7-8% della superficie nazionale a grano duro, ma la misura va senz’altro nella giusta direzione, perché spinge agricoltori e stoccatori a prendere impegni contrattuali di medio periodo con l’industria di prima e seconda trasformazione.