
Il frumento tenero nazionale ha mostrato rispetto ai minimi di fine settembre una buona capacità di recupero. Il prezzo del «fino» quotato a Bologna è passato nell'arco di un mese e mezzo da 191 a 196 euro/t, un aumento moderato rispetto a quanto accaduto sui mercati esteri.
Completamente diversa la situazione del frumento duro. I timori, effettivamente fondati, di un approvvigionamento molto «corto» (a livello mondiale mancano circa 4 milioni di tonnellate rispetto alle annate «normali») in ottobre avevano fatto schizzare alle stelle le quotazioni, che in taluni casi sono arrivate a 410 euro/t arrivo molino Nord per il frumento duro «fino» nazionale e 440-450 euro/t per il prodotto d’importazione.