
Secondo l’Istat il nostro Paese avrebbe prodotto nel 2015 4,31 milioni di tonnellate a fronte di una superficie di 1,31 milioni di ettari.
Come per le stime mondiali, anche qui ci sono diversi dubbi da chiarire. Innanzitutto il dato complessivo è in netto contrasto sia con le stime internazionali sia con le valutazioni fatte dagli operatori durante e subito dopo la raccolta. La campagna agraria 2014-2015 non è stata sicuramente caratterizzata da rese produttive superiori alla media, e l’aumento delle superfici in Nord Italia ha compensato solo in parte il calo produttivo del Sud (soprattutto della Sicilia).
Per il Nord-Ovest la superficie è probabilmente sottostimata, anche se l’impatto sul risultato complessivo è limitato.
Nel Nord-Est (e soprattutto per l’Emilia-Romagna) l’Istat ha stimato un incremento delle superfici addirittura del 60%, quando lo stesso Istituto nella sua indagine sulle intenzioni di semina aveva stimato un aumento di poco più del 15%.