
Questo in estrema sintesi quanto emerso dal convegno «Il futuro del frumento tra sostenibilità economica e ambientale» organizzato dall'Op Italia Cereali e L’Informatore Agrario lo scorso 6 marzo a Cremona.
Ad aprire i lavori è stato Giuseppe Tommaso Lanzoni, presidente OP Nazionale Italia Cereali, che ha ricordato come l’op Italia Cereali sia una struttura innovativa «che raduna sotto lo stesso tetto i produttori agricoli, le cooperative, le imprese commerciali e sementiere. Grazie ai rapporti contrattuali con le industrie, vogliamo massimizzare il reddito degli agricoltori e garantire la redditività delle strutture di servizio. Siamo inoltre convinti – ha aggiunto Lanzoni - che lo strumento “OP” (organizzazione di produttori) sarà la chiave di volta per il futuro della cerealicoltura italiana, anche in vista dell’applicazione della nuova pac e dello Sviluppo Rurale 2014-2020».
Ermanno Comegna, esperto in materia di pac e collaboratore de L’Informatore Agrario, ha fatto il punto sulle opportunità offerte dalla nuova pac per la coltivazioni dei cereali a paglia al Nord Italia, sottolineando come la riforma della pac in modifichi il regime dei pagamenti diretti e comporterà una diversa distribuzione degli aiuti tra settori, agricoltori e territori.