
Eppure dopo tanta agitazione sui mercati sembra essere tornata la calma, come confermano i recenti, anche se lievi, cali di prezzo registrati dalle Borse merci di Foggia e di Bologna (–5 euro/t, 14-15 gennaio 2015).
A questo punto è lecito chiedersi: ma se al bilancio di approvvigionamento nazionale mancano all'appello circa 1,7 milioni di tonnellate, com'è possibile che le quotazioni non siano in continuo rialzo? Evidentemente la risposta è nelle importazioni di prodotto dall'estero e soprattutto dal Canada che quest’anno risulta essere l’unico esportatore realmente eccedentario e in grado di fare la differenza sul mercato mondiale.