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Azoto e fosforo localizzati, più resa dal mais

31/8/2017

 
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I vantaggi produttivi determinati dalla concimazione localizzata su mais sono stati oggetto di una sperimentazione pluriennale svolta dall'Università di Torino dal 2009-2014 in diverse località del Piemonte, distribuite nelle province di Cuneo, Torino e Vercelli, che ha messo a confronto l’effetto della concimazione con un fertilizzante azotato localizzato nel solco di semina rispetto a un testimone senza apporti localizzati.
I dati evidenziano come gli incrementi produttivi maggiori dell’adozione di questa tecnica si sono osservati nelle annate con un decorso primaverile più fresco e piovoso e nei terreni più «freddi ». 
In queste annate, anche nelle situazioni produttive di semine tempestive nei terreni più «caldi», si è osservato un aumento della produzione in granella pari al 13,4%.
​I dati, infine, mettono comunque in evidenza come anche nelle campagne con primavere più calde e asciutte l’applicazione localizzata del concime azoto-fosfatico permetta un aumento produttivo del mais pari al 4,3%. 


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Fertilizzazione azotata: primo fattore per resa e qualità

31/8/2017

 
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È molto spesso evidenziato che la redditività di commodities come i cereali autunno-vernini dipende dagli andamenti dei prezzi internazionali, ma non dimentichiamo che è anche e soprattutto legata alla produttività della coltura e all'applicazione efficiente dei fattori produttivi. 
Su questo fronte gli agricoltori possono intervenire attivamente, con l’obiettivo di massimizzare le rese attraverso l’adozione dei percorsi agronomici più idonei nei diversi ambienti colturali.
Molti interventi agronomici, infatti, possono avere un impatto sostanziale: in particolare risultano molto negativi per la densità colturale il ritardo della semina, il compattamento del terreno e le lavorazioni semplificate, che contribuiscono a rallentare il riscaldamento primaverile del terreno, e le carenze di azoto per interventi di concimazione limitati o troppo tardivi rispetto alla esigenze colturali in queste fasi. 
La concimazione azotata tra i fattori produttivi è quello che più influenza la produzione sia in termini quantitativi sia in termini qualitativi.
L’attenzione a limitare il compattamento del terreno e l’applicazione delle agrotecniche che migliorano la struttura del suolo, quali le lavorazioni e gli apporti di sostanza organica con i residui colturali e gli interventi di fertilizzazione, possono mitigare le problematiche derivanti dalla natura dei suoli in interazione con gli andamenti meteorologici. 


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