
La storia della ricerca nel campo dei cereali in Italia, unica e ricca di successi, ha inizio oltre un secolo fa. Era il 1903 quando l’allora ministro per l’agricoltura, Guido Baccelli, stanziò un fondo «per esperienze di concimazione e per incoraggiamenti alla produzione frumentaria» e promosse la costituzione di un primo centro di propaganda e di studi per la produzione di grano in Rieti, con una cattedra ambulante di granicoltura che fu affidata al professor Nazareno Strampelli, agronomo e grande genetista, il vero precursore della «rivoluzione verde».
L’istituzione divenne presto cattedra sperimentale di granicoltura, i cui compiti riguardavano lo studio dei problemi che direttamente o indirettamente interessavano la coltura del frumento. Grazie ai risultati raggiunti, venne istituita nel 1907 a Rieti la Regia stazione sperimentale di granicoltura col fine di studiare la coltura del frumento e di altri cereali, nell'intento di aumentare le rese colturali e migliorare le condizioni economiche e sociali delle campagne.
Dal 1914 al 1919 una serie di regi decreti definirono la struttura amministrativa dell’ente. Dopo la Grande Guerra vi erano molti problemi per l’approvvigionamento granario e il consumo interno di frumento era in continuo aumento. Vi era quindi la necessità di incrementare il lavoro della Regia stazione e di valorizzare le numerose costituzioni genetiche del professor Strampelli. Nel 1919 venne pertanto istituito a Roma un Istituto nazionale di genetica per la cerealicoltura con lo scopo di selezionare delle varietà di cereali che si adattassero alle condizioni climatiche delle diverse regioni d’Italia. L’Istituto era sottoposto al controllo e all'alta vigilanza del Ministero dell’agricoltura. Oltre alla sede romana vengono create le Stazioni fitotecniche, con campi sperimentali e di moltiplicazione delle sementi in Puglia a Foggia, in Sicilia a Palermo e, nel Lazio, presso l’Istituto stesso.
Nel 1967 si operò un riordino della sperimentazione agraria e venne istituito a Roma l’Istituto sperimentale per la cerealicoltura, articolato in 4 sezioni operative centrali e in 6 sezioni operative periferiche. L’attività di ricerca della Sezione di Foggia venne indirizzata principalmente al miglioramento genetico del frumento duro e dei cereali minori e alle tecniche colturali cerealicole. La razionalizzazione delle strutture che operavano nella ricerca in agricoltura, avvenuta nel 1999, ha istituito il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) e la Sezione di Foggia, divenuta Centro di ricerca per la cerealicoltura, si occupa di cereali destinati all'alimentazione umana e animale, con particolare riferimento alla filiera del frumento duro. Un’ulteriore riforma della rete territoriale delle strutture di ricerca ha portato nel dicembre del 2014 all'istituzione di un nuovo ente, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Il piano definitivo della riorganizzazione verrà presentato il prossimo 15 giugno nel corso di Expo.
Nella consapevolezza che sia necessario ripensare le nostre strutture di ricerca, pur così ricche di storia e prestigio, in modo da renderle più adatte ad affrontare le sfide del mondo globalizzato, ci auguriamo che la nuova organizzazione, consentendo la salvaguardia, l’utilizzo e la valorizzazione di tutte le expertise scientifi che e tecnologiche presenti nelle diverse realtà territoriali, dia il giusto rilancio all'attività di ricerca e alle innovazioni tecnologiche del settore.
Pasquale Codianni
Clara Fares
Anna Iannucci
CRA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria
Centro di ricerca per la cerealicoltura di Foggia
Dal 1914 al 1919 una serie di regi decreti definirono la struttura amministrativa dell’ente. Dopo la Grande Guerra vi erano molti problemi per l’approvvigionamento granario e il consumo interno di frumento era in continuo aumento. Vi era quindi la necessità di incrementare il lavoro della Regia stazione e di valorizzare le numerose costituzioni genetiche del professor Strampelli. Nel 1919 venne pertanto istituito a Roma un Istituto nazionale di genetica per la cerealicoltura con lo scopo di selezionare delle varietà di cereali che si adattassero alle condizioni climatiche delle diverse regioni d’Italia. L’Istituto era sottoposto al controllo e all'alta vigilanza del Ministero dell’agricoltura. Oltre alla sede romana vengono create le Stazioni fitotecniche, con campi sperimentali e di moltiplicazione delle sementi in Puglia a Foggia, in Sicilia a Palermo e, nel Lazio, presso l’Istituto stesso.
Nel 1967 si operò un riordino della sperimentazione agraria e venne istituito a Roma l’Istituto sperimentale per la cerealicoltura, articolato in 4 sezioni operative centrali e in 6 sezioni operative periferiche. L’attività di ricerca della Sezione di Foggia venne indirizzata principalmente al miglioramento genetico del frumento duro e dei cereali minori e alle tecniche colturali cerealicole. La razionalizzazione delle strutture che operavano nella ricerca in agricoltura, avvenuta nel 1999, ha istituito il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) e la Sezione di Foggia, divenuta Centro di ricerca per la cerealicoltura, si occupa di cereali destinati all'alimentazione umana e animale, con particolare riferimento alla filiera del frumento duro. Un’ulteriore riforma della rete territoriale delle strutture di ricerca ha portato nel dicembre del 2014 all'istituzione di un nuovo ente, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Il piano definitivo della riorganizzazione verrà presentato il prossimo 15 giugno nel corso di Expo.
Nella consapevolezza che sia necessario ripensare le nostre strutture di ricerca, pur così ricche di storia e prestigio, in modo da renderle più adatte ad affrontare le sfide del mondo globalizzato, ci auguriamo che la nuova organizzazione, consentendo la salvaguardia, l’utilizzo e la valorizzazione di tutte le expertise scientifi che e tecnologiche presenti nelle diverse realtà territoriali, dia il giusto rilancio all'attività di ricerca e alle innovazioni tecnologiche del settore.
Pasquale Codianni
Clara Fares
Anna Iannucci
CRA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria
Centro di ricerca per la cerealicoltura di Foggia